Spatial: una piattaforma per il Metaverso

 






Il Metaverso altro non è che la prossima evoluzione di Internet, una rete di esperienze interconnessenavigabili in 3 dimensioni e non linearmente, che va oltre il concetto di realtà virtuale e diventa un mondo con una popolazione digitale che può coesistere con quello reale. Questo sviluppo che ci ha sempre fatto sognare (basti pensare ai racconti di fantascienza e ai videogiochi) potrebbe effettivamente diventare realtà, andando a modificare tantissimi aspetti della quotidianità: dal lavoro allo svago, dall’istruzione alle relazioni personali.

Benché questa trasformazione richieda anni, progressi tecnologici e molta ricerca, molte piattaforme preesistenti hanno colto la palla al balzo per rilanciarsi come pionieri del Metaverso, dandoci un assaggio di quella che sarà l’esperienza digitale del domani ed investendo nei cambiamenti che potrebbero alimentare questa visione quasi fantascientifica. Una di queste piattaforme, è per l’appunto, Spatial.

La piattaforma è stata progettata per essere facile da utilizzare sia per i visitatori che per i creatori di contenuti ed è stata utilizzata in diversi settori, come ad esempio il marketing, l’istruzione, il divertimento e il lavoro collaborativo.

Nasce nel 2016 con l’obiettivo di progettare spazi 3D di alta qualità per la collaborazione e le comunità, con un occhio di riguardo all’arte digitale e al mondo della moda. Ha creato la possibilità per gli artisti di tutto il mondo di mostrare i propri progetti tramite mostre e sfilate, e ben presto il suo utilizzo si è esteso anche alla socialità, al gioco e alla musica. Nel corso dell’ultimo anno ha raggiunto una grandissima porzione di pubblico diventando una delle piattaforme più utilizzate in ambito metaverso, ponendosi come realtà libera in grado di permettere a chiunque di iscriversi, crearsi un avatar (grazie al supporto di ReadyPlayerMe) e modellare il proprio spazio, rendendolo accessibile a tutti.

source: greatpixel.it

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